Urbino – un giorno a…
Urbino, prestigiosa città d’arte Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco esempio più interessante del Rinascimento Italiano.
Siamo nelle Marche ma in una delle città che ha segnato l’arte e l’architettura dell’Europa. Basti solo vedere il Palazzo Ducale che Federico da Montefeltro volle far costruire con l’intento di superare in bellezza tutte le altre residenze principesche e trasformare Urbino nella “città ideale” dove il Palazzo era la sua espressione più elevata.
Ma questa costruzione non è solo un Palazzo, è una piccola città fortificata che dal 1444 per circa 30 anni, ha preso forma con una struttura che comprende anche le scuderie ed una scala interna dove anche i cavalli potessero salire e scendere.
Questo vi da la dimensione della fortezza, mentre per quella del Palazzo dovreste vedere lo studiolo di Federico con i suoi meravigliosi intarsi in legno, uno “scrigno di bellezza, di raffinatezza di prospettiva…”
Un po' di informazione
per capire un po' il contesto storico ed entrare nei luoghi che visiteremo con maggiore curiosità e interesse.
Il Montefeltro è una regione storica che si estende nelle Marche (nella zona settentrionale della provincia di Pesaro e Urbino), in Emilia-Romagna (nella zona occidentale della provincia di Rimini), nella Repubblica di San Marino e in Toscana (nella zona orientale della provincia di Arezzo).
Federico fu:
- conte di Montefeltro per nascita (titolo imperiale risalente al XIII secolo), ma come i suoi predecessori non ebbe il dominio dell’intera regione storica se non dopo il 1463;
- conte di Urbino per nascita (titolo imperiale risalente al 1226);
- conte di Mercatello per investitura pontificia del 1443 dei territori portati in dote dalla moglie Gentile Brancaleoni (cedette i domini a Ottaviano degli Ubaldini nel 1474);
- conte di Castel Durante per nascita (titolo ottenuto dal padre nel 1424 per investitura pontificia);
- signore di Gubbio, Cagli, Cantiano e Frontone per nascita (titoli sempre ottenuti dal padre nel 1424 per investitura pontificia);
- signore di Sassocorvaro, dalla successione del 1444, di Fossombrone dal 1445, Pergola dal 1459 e di numerosi castelli minori del Montefeltro a partire dal 1463.
Nel 1474 venne elevato al rango di duca di Urbino, ma lo stato continuò a mantenere il precedente carattere composito di città, terre e castelli che si reggevano con propri statuti, governati dal Montefeltro per accordi e patti giurati, quindi sotto la veste giuridica del Vicariato apostolico in temporalibus concesso dal Pontefice.
Da vedere
La visita di un giorno ci obbliga a fare una selezione dei luoghi da visitare. Per questo abbiamo scelto quelli più importanti della città con i migliori artisti del suo tempo. Naturalmente si potrà organizzare un'altra visita, se questa sarà di vostro interesse, e scoprire molto di più.
Palazzo Ducale e Galleria Nazionale delle Marche
Costruito nel corso del Quattrocento, il Palazzo Ducale è un esempio di quell’architettura di epoca rinascimentale, voluto dal padre del Duca Federico da Montefeltro, Guidantonio, facendo di Urbino il punto di riferimento della nostra penisola.
Costruito su tre piani, dall’unione di due edifici antichi, reso così particolare dai due torroncini, vanta una edificazione tanto semplice, quanto piacevole dal punto di vista estetico.
Tra gli architetti che hanno contribuito alla costruzione del Palazzo vi è anche Luciano Laurana con la sala privata del Duca, lo studiolo, e la biblioteca che include una serie di manoscritti miniati, poi la Sala del Trono e il Cortile d’onore.
Giochi prospettici, armonia delle forme, funzionalità ed eleganza si possono ammirare lungo il percorso delle varie stanze, grazie anche all’aiuto dell’architetto Francesco di Giorgio Martini che il Duca scelse sin dalla sua giovane età.
Ad oggi il Palazzo contiene anche il Museo della Galleria Nazionale delle Marche dove troviamo opere di Piero della Francesca, colui che viene considerato il padre della prospettiva nella pittura italiana, “La Muta” di Raffaello Sanzio, due quadri di Tiziano Veronese, di Luca Signorelli, insomma talento, ingegno e bravura.
L’Oratorio di San Giovanni
Si tratta di uno dei luoghi più interessanti della Città di Urbino e, forse, di tutto il territorio marchigiano. Espressione del Gotico Internazionale più interessante tra quelli presenti nella Marche. All’interno un ciclo di affreschi dei fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni da San Severino, che assieme ad Arcangelo di Cola da Camerino e a Gentile da Fabriano, costituirono gli interpreti più significativi del tardo gotico nella Regione. L’opera più’ completa degli artisti settempedani: nella parete di destra le Scene che illustrano la vita di San Giovanni Battista; la parete absidale presenta una grande Crocifissione firmata e datata 1416; quella di sinistra una Madonna dell’Umiltà. Ad autori diversi sono attribuibili gli altri affreschi che completano la decorazione della chiesa.
Casa Raffaello
Raffaello Sanzio nacque il venerdì santo del 28 marzo 1483, figlio di Giovanni Santi anch’egli pittore affermato, dal quale apprese i primi anni della sua formazione artistica.
A Urbino infatti Raffaello ha «imparato la divina proporzione degli ingegni, soprattutto ha imparato il valore della filosofia, della dignità da dare al suo lavoro di Pittore» (Carlo Bo, 1984).
Raffaello, muore a Roma il venerdì santo del 6 aprile 1520, e la sua casa, dopo vari passaggi, viene acquistata da Muzio Oddi, che abitava lì accanto.
Nel 1873 viene acquistata dall’Accademia Raffaello che pose la propria sede e ne divenne gelosa custode. Ad oggi la casa di Raffaello si è arricchita di numerose opere d’arte, grazie alla collaborazione di privati cittadini e di pubbliche Istituzioni e grazie all’interesse dell’Accademia: al suo interno sono ora esposti dipinti, sculture, ceramiche, arredi lignei, ecc .
Alcuni di questi oggetti sono legati alla vita di Raffaello (copie di suoi dipinti, bozzetti per il suo monumento, omaggi di altri artisti al Pittore, ecc.); altri sono a documentazione della ricca storia urbinate in campo artistico, civile e religioso (numerosi sono i ritratti di urbinati illustri); altri, infine, costituiscono diretta testimonianza del mito che in varie epoche ha accompagnato la figura di Raffaello.
La Fortezza o Rocca Albornóz
E’ una costruzione fortificata edificata sul punto più alto del Monte di S. Sergio a Urbino. Deve il suo nome al cardinale Albornoz a cui tradizionalmente viene attribuita la sua costruzione anche se alcuni studi propenderebbero per attribuire la sua edificazione al suo successore, il cardinale spagnolo Grimoard.
Fu realizzata nella seconda metà del XIV secolo con funzione difensiva, in quanto la rocca esistente non era ritenuta più adatta alla città di Urbino.
Nel corso dei secoli subì varie distruzioni e ricostruzioni; nei primi del ‘500, quando furono edificate le mura roveresche, la fortezza fu raccordata alla cinta muraria della città e nel 1673 la rocca fu ceduta ai padri Carmelitani Scalzi del vicino convento, oggi sede dell’ Accademia di Belle Arti.
Nel 1799, in età napoleonica, la rocca fu riedificata per esigenze militari e negli anni successivi ritornò di proprietà dei Carmelitani. Negli anni ‘60 iniziarono i lavori di restauro e consolidamento delle mura che misero in evidenza le preesistenza archeologiche.
L’attuale struttura, completamente realizzata in laterizio, ha un impianto rettangolare con due torri semicircolari e bastioni.
A partire dal 1975 l’ampio spazio antistante è stato adibito a Parco pubblico e dedicato alla Resistenza.
La sua posizione elevata offre una visione panoramica privilegiata della città di Urbino e del paesaggio che la circonda e ne fa un’opera di grande interesse storico e panoramico.
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Partenza
Castelraimondo, Matelica, Cerreto D'Esi, Fabriano -
Orario di partenza
7:00 - 7:15 - 7:30 - 7:45
Tour Plan
Programma del giorno - Partenze
- Partenza da Castelraimondo ore 7:00
- Partenza da Matelica ore 7:15
- Partenza da Cerreto D'Esi ore 7:30
- Partenza da Fabriano ore 7:45