Siena il “meglio” in un giorno
Siena per noi esploratori
Siena è una di quelle città che hanno fatto parte della storia artistico-culturale dell'Italia, che ha avuto mecenati importanti da renderla culturalmente una perla importante del Rinascimento italiano.
Una città che ha trasmesso valori di democrazia nel periodo della nascita dei Comuni, che va esplorata per le vie del centro tra le sue torri ricche di medioevo. Che va gustata in tutte le sue specialità locali rendendola unica e ``sorprendente``.
Non basta un giorno per visitarla tutta ma possiamo cominciare dai luoghi più importanti per poi tornare a visitarla in altra data e conoscerla ancora ``meglio``.
Un po' di storia
per capire un po' il contesto storico ed entrare nei luoghi che visiteremo con maggiore curiosità e interesse.
Siamo tra la fine dell’XI e il XII secolo, nella nostra penisola c’era un periodo di guerre e dominazioni da rendere frammentato tutto il territorio. Al sud invece la dominazione prima sveva, poi angioina e infine aragonese. Al centro il papa aveva il suo dominio, mentre nella zona centro-settentrionale, coloro che influivano di più, si unirono in forme di autogoverno oligarchico, sostituendo i vescovi-conti cioè coloro che governavano alcune aree come feudatari dell’imperatore, e così nacquero i primi Comuni.
Dunque l’arte fu anche uno strumento di propaganda politica.
E da qui che cominceremo la nostra visita, nel Palazzo Pubblico.
Buono a sapersi
Leggi le informazioni di base e anche alcuni fatti storici su Siena!
Da vedere
La visita di un giorno ci obbliga a fare una selezione dei luoghi da visitare. Per questo abbiamo scelto quelli più importanti della città con i migliori artisti del suo tempo. Naturalmente si potrà organizzare un'altra visita, se questa sarà di vostro interesse, e scoprire molto di più.
Palazzo Pubblico
Siamo tra il febbraio 1338 e il maggio 1339 quando il ciclo degli affreschi fu realizzato da Ambrogio Lorenzetti su tre pareti della Sala dei Nove (o Sala della Pace), la sede di una delle principali magistrature di Siena che era composta da nove membri, eletti tra le famiglie borghesi più in vista, nel Palazzo Pubblico cittadino. Qui viene raffigurata l’Allegoria e gli effetti del Buono e del Cattivo governo.
Mentre nella maggior parte delle opere del tempo l’argomento che si rappresentava era religioso, in questo caso fu di natura civile. L’intento era di evidenziare il contrasto tra la tensione al bene comune e la ricerca del bene individualistico e come il primo fosse più vantaggioso, in quanto indispensabile per il raggiungimento di prosperità, scienza e conoscenza. Questo rappresentava l’allegoria del Buon governo.
Quella del Cattivo governo, in posizione speculare rispetto all’altro, mostra invece cosa sarebbe accaduto a Siena se non si fosse perseguito il bene comune e se la città non fosse stata amministrata con virtù e cooperazione. Anche questo nasce con l’idea di propaganda politica.
Molti sono i simboli che alludono a significati precisi che scopriremo visitando Palazzo Pubblico.
Non dimentichiamoci della celeberrima Maestà, dipinta da Simone Martini tra il 1315 e il 1321.
Il Duomo
Un capolavoro di architettura gotica: alcuni tra i più importanti artisti del medioevo e del rinascimento operano tra queste mura.
Il Duomo di Siena venne edificato in sostituzione di una chiesa dedicata a Maria nel IX secolo su un tempio per il culto di Minerva quindi votivo, che rappresenta cioè l’adempimento o la testimonianza di un voto. La sua consacrazione avviene il 18 novembre del 1179 da papa Alessandro III Bandinelli di origini senese.
Assieme alla Torre del Mangia è il principale edificio di culto della città di Siena. Un capolavoro che vide tra gli architetti che lo completarono anche Nicola Pisano (1247-1268), suo figlio Giovanni (per la facciata 1284-1298) e Camaino di Crescentino per il suo completamento. Nel1313 venne completato anche il campanile in stile romanico che fu edificato sulla preesistente Torre Bisdomini.
Ma i lavori per l’ampliamento e completamento finirono nel 1357 poiché la peste che colpì la città di Siena, nel 1348, rallentò notevolmente i lavori.
Quello che rende unico questo edificio è il magnifico pavimento composto da 56 tarsie marmoree che non sempre è visibile al pubblico. In alcuni periodi dell’anno viene coperto. Le sue decorazioni seguono i disegni preparatori di artisti come Domenico Beccafumi.
Mentre è a tema dell’antichità classica pagana le decorazioni lungo le tre navate, dove vengono rappresentante la Lupa che allatta i gemelli, il simbolo della fondazione della città e le Sibille, (erano vergini ispirate da un dio dotate di virtù profetiche e in grado di fare predizioni e fornire responsi, ma in forma oscura o ambivalente) mentre nel transetto e nel coro è narrata la storia del popolo ebraico e della salvezza portata dal Redentore.
Si possono ammirare all’interno delle cappelle della cattedrale le opere scultoree come le statue del San Girolamo e di Maria Maddalena, che vennero realizzate da Gian Lorenzo Bernini tra il 1661 e il 1663 per la cappella Chigi.
(Agostino Chigi, detto il Magnifico (1466 – 1520), è stato un banchiere, imprenditore e armatore italiano, fu uno dei maggiori mecenati del Rinascimento ed ebbe importanti rapporti d’affari con i pontefici Alessandro VI, Giulio II e Leone X. Amante dello sfarzo e dell’arte, commissionò numerose opere ad artisti del valore di Raffaello, del quale fu grande amico, Baldassarre Peruzzi, Sebastiano del Piombo e il Sodoma).
La cappella di Sant’Ansano, nel transetto sinistro, ospita il Monumento funebre del cardinal Petroni, (fu un grande mecenate delle arti per la sua città natale, fece costruire numerosi palazzi pubblici ed anche un monastero certosino) eseguito da Tino di Camaino nel 1318. Ci sono quattro cariatidi angeliche che sostengono il sarcofago, sopra di esso si trova la camera funebre col defunto. Un tabernacolo, al di sopra della camera, contiene le statue della Madonna, di san Pietro e di san Paolo.
La Libreria Piccolomini
Alla Libreria Piccolomini si accede dalla navata sinistra. Il cardinale Francesco Todeschini Piccolomini, prima arcivescovo di Siena poi futuro papa Pio III, la fece costruire nel 1492 per onorare lo zio Enea Silvio Piccolomini, ovvero papa Pio II, per il suo patrimonio librario.
Enea Silvio Piccolomini fu il papa che incoronò a Roma l’Imperatore Federico III, dopo aver combinato il matrimonio con Eleonora d’Aragona. Essere conciliatore e pacificatore tra l’Imperatore Federico III e lo stato della chiesa, gli permise di ottenere la nomina di Vescovo di Trieste (1447) e di Siena (1450). Divenne prima Cardinale nel 1456 e due anni dopo fu eletto Papa Pio II.
Ebbe grande potenza e molta autorevolezza e per questo gli fu dedicato un intero spazio all’interno della cattedrale. Fu costruita e ideata dal nipote di Papa Pio II, il cardinale Francesco e futuro Papa Pio III, in memoria dello zio e per costudire tutti i suoi manoscritti collezionati con tanta dedizione, anche se non fu mai realizzata, ce ne sono solo alcuni.
A Pinturicchio venne affidata la decorazione dell’ambiente nel 1502, dove affrescò scene della vita di papa Pio II, grazie anche, probabilmente, alla collaborazione di Raffaello Sanzio.
Gli eventi più importanti della vita di Papa Pio II sono rappresentati e divisi in 10 scene, tra queste; la nomina di ambasciatore delle corti Europee, il momento in cui omaggia il nuovo imperatore, anche quando presenta Eleonora a Federico III, fino a ricevere la carica di cardinale e poi di Papa.
Insomma c’è molto da vedere e da sapere, ma cosa più bella è immergersi in mezzo a tanti colori, prospettive, dettagli, oggetti e scovare quegli elementi che rendono il tutto affascinante e prezioso.
lascia un commento
Hai qualche commento o domanda per noi? Ci piacerebbe sentirti! Non essere timido! Sentiti libero di inviarci un messaggio!
-
Partenza
Castelraimondo, Matelica, Cerreto d'Esi, Fabriano -
Orario di partenza
dalle ore 8:00
Tour Plan
Programma del giorno - le partenze
- Partenza da Castelraimondo ore 8:00
- Partenza da Matelica ore 8:15
- Partenza da Cerreto d'Esi ore 8:30
- Partenza da Fabriano ore 8:45